Da un lato si festeggia per l’ok della Regione al finanziamento per le energie rinnovabili, dall’altro sul Comune si abbatte una nuova tegola. La Beghelli, la società bolognese che nel 2010 stipulò un accordo con l’ente cittadino, già a suo tempo molto contestato da alcuni esponenti dell’allora opposizione, trascina il Comune in tribunale. Il danno paventato (mancato pagamento fatture e penali previste dal contratto) è di circa 700 mila euro. Si tratta di un nuovo e maxi decreto ingiuntivo, dopo quello dell’avvocato Riccardo Marone, che ha scosso le stanze degli amministratori comunali. L’accordo fu siglato a suo tempo dal dirigente Bruno Gagliardi. Un patto propedeutico all’installazione di pannelli solari e impianti, negli uffici dell’Ente, a basso impatto ambientale. Il maxi debito, contro il cui pagamento il Comune si è già opposto (il Comune per ora deve provvedere al pagamento di 50 mila euro) è frutto prevalentemente di clausole ritenute “vessatorie” dagli attuali consulenti legali dell’amministrazione Liccardo. Di quel vecchio accordo se ne discusse anche in Consiglio comunale, dove venne bocciata la mozione presentata dall’Altra Marano.

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