I Carabinieri di Ischia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare domiciliare emessa dal GIP di Napoli a carico del titolare 50enne di una rivendita di telefonia mobile dell’isola resosi responsabile di falsità materiale commessa da privato, contraffazione delle impronte di pubblica autenticazione o certificazione e di truffa.

Le indagini dei militari dell’Arma sono iniziate dopo la nota di una società assicurativa: nell’ambito di un programma che consente ai sottoscrittori di ricevere un telefonino nuovo in caso di furto o danno accidentale, chiedeva di vagliare la genuinità di varie denunce di furto di cellulari recanti l’intestazione del Comando Carabinieri di Ischia.

Le denunce sono risultate completamente false. Tutte erano riconducibili a telefoni acquistati nello stesso negozio di ischia, quello del 50enne. Grazie alla escussione delle persone interessate è stato accertato che a insaputa dei padroni il rivenditore  scriveva false denunce di furto e le inviava alla compagnia.

Quest’ultima provvedeva a quanto previsto dal contratto, inviandogli telefonini nuovi o rigenerati che lui poi vendeva normalmente.
Accertati 30 casi di telefoni indebitamente ottenuti e rivenduti a fronte di un numero pari di denunce false con intestazioni di diversi Organi di Polizia (Commissariati Polstato e Stazioni Carabinieri). 14 cellulari sono stati individuati e sequestrati.

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