Era un anno fa quando la notizia che ha più creato scompiglio a Giugliano faceva capolino in città. Era un anno fa quando la Regione Campania pubblicò il bando per costruire un inceneritore a Giugliano che smaltisse le ecoballe di Taverna del Re.

PROCEDURA ANCORA SOSPESA – A un anno ci siamo chiesti cosa fosse cambiato, se il flagello inceneritore dopo che i riflettori si sono spenti pendesse ancora sulla cittadina a nord di Napoli. Ed effettivamente è così. Abbiamo contattato il commissario straordinario l’ingegner Alberto Carotenuto che ha confermato la sospensione della procedura come ormai già da qualche mese e ha inoltre aggiunto che è ancora in attesa di risposte da parte del ministero dell’ambiente. Tutto ancora appeso ad un filo, un disegno dai contorni ancora a matita. Non si sa se il tavolo tecnico scientifico istituito dall’ex ministro Orlando esista ancora e abbia vagliato alternative. Nè tantomeno si conoscono le intenzioni del nuovo ministro dell’ambiente Galletti.

FINE AGOSTO – Forse però, come ci ha detto Carotenuto, per fine agosto qualcosa potrebbe muoversi e la procedura potrebbe riattivarsi. In ogni caso è trapelato che tra l’unica ditta rimasta in gara, la A2A già assegnataria dell’inceneritore di Acerra, e la Regione ci sarebbero ancora nodi da sciogliere. La ditta però, proprio in questi giorni, ha affisso dei manifesti nella città di Napoli che come vedete dall’immagine inneggiano alla costruzione di inceneritori. Si legge infatti “L’inceneritore di Acerra è una risorsa per l’ambiente. Abbiamo smaltito 2,5 milioni di rifiuti che altrimenti sarebbero finiti in discarica”. Una semplice trovata di marketing o una mossa per anticipare la costruzione di un nuovo inceneritore, e cioè quello di Giugliano? Questo non lo sappiamo, certo è che il sospetto c’è e l’incognita inceneritore pure.

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