Incarichi, riconferme, attacchi, al Comune di Marano si è aperta ufficialmente la stagione degli intrighi e dei complotti. Una sorta di spy story, una vicenda di cui avevamo già scritto qualche settimana fa, ma che merita un ulteriore approfondimento. E’ una guerra di posizionamento, non combattuta a viso aperto, i cui attori protagonisti sono essenzialmente tre. Tre personaggi, tre professionisti che operano e si occupano degli affari legali del Comune, dietro ai quali si muovono vecchi e nuovi protagonisti dello scenario politico cittadino, ognuno con le proprie strategie, trame e disegni.

 

Proroga di Griffo a un passo? Il quadro è quello noto a quasi tutti gli addetti ai lavori. Il giorno 18 scade la convenzione stipulata, durante il periodo commissariale e a seguito di una procedura selettiva, dell’avvocato Saverio Griffo. Il legale, che è osteggiato da alcune fazioni, interne ed esterne all’Ente, si è finora occupato di delicate vicende amministrative (beni confiscati, ricorsi, antichi contenziosi con fornitori e ditte esterne) ed è in attesa di firmare una nuova convenzione (con un onorario ridotto di quasi il 40 per cento) che gli consentirebbe di proseguire nella sua azione e di rimanere al Comune per altri mesi. Questa possibilità, che secondo alcuni alti funzionari dell’Ente sarebbe pienamente legittima, non è tuttavia vista di buon occhio da tutti. C’è chi invoca infatti una nuova procedura concorsuale, adducendo motivi di carattere prudenziale; c’è chi auspica e preme, forse temendo di non poter più esercitare il “potere” di un tempo, in un ripensamento dell’amministrazione Liccardo. La vicenda si chiarirà definitivamente nei prossimi giorni, forse martedì, quando al vaglio della giunta arriverà la nuova convenzione che dovrebbe sancire la proroga (per un anno?) del mandato all’avvocato casertano. In suo sostegno, intanto, si è schierato apertamente il consigliere provinciale Antonio Di Guida.

 

Il destino di Teresa Giaccio e dell’avvocato Di Grezia. Ma la vicenda Griffo si intreccia e interseca anche con altre situazioni, forse ancor più delicate, in primis quelle che vedono coinvolti il vicesindaco con delega al Contenzioso, l’avvocato Teresa Giaccio, e il responsabile del settore legale del Comune, l’avvocato Tiziana Di Grezia, sul cui capo pende un’istanza di annullamento del concorso (sottoscritta da un dipendente del Comune) da cui è scaturita la sua immissione in ruolo a tempo indeterminato. Si tratta di un esposto (un fascicolo in tal senso è stato aperto anche dai magistrati napoletani) finito proprio nelle mani della Giaccio, che a quanto pare ha già preso atto della situazione e avviato l’iter del caso. Una verifica che potrebbe sfociare – nel caso in cui fossero confermate le irregolarità denunciate nell’esposto e solo a seguito degli ulteriori accertamenti al vaglio dei funzionari del Comune (il segretario generale Asfaldo e il dirigente dell’area amministrativa De Biase) – in clamorosi provvedimenti.

 

Congetture e ipotesi. Fin qui i fatti. Da qui in poi ipotesi e congetture. C’è qualcuno che mira ad allontanare Griffo dal Comune di Marano? Siamo alla vigilia di una guerra contro il vicesindaco? Gli attacchi, i documenti fuoriusciti negli ultimi giorni, tutti tesi a indebolire l’immagine dei due, Griffo e Giaccio, da chi sono stati forniti? Quali trame, quali disegni politici si nascondono dietro tutto ciò? Il gioco appare chiaro, ma ora tocca alla politica, agli amministratori, al sindaco decidere da quale parte stare e compiere scelte nette e chiare nell’ottica di un miglior funzionamento della macchina comunale.

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