Addirittura sui pensa a Mario Orfeo, ex direttore de Il Mattino e attuale direttore del Tg1. Da Orfeo si passa poi a Giuseppe Tesauro, giurista gradito a Napolitano fino a giungere ad Andrea Orlando. Ma per adesso nessuno sarebbe disposto a candidarsi per la regione Campania. I vertici del partito, non tutti, sono a lavoro per evitare le primarie e portare avanti un nome unico e soprattutto si arrovellano affinché il candidato non venga calato da Roma facendo così denotare una sconfitta per il Partito Democratico Campano.

 

Per adesso in campo restano i quattro. Vincenzo De Luca, Andrea Cozzolino, Angelica Saggese e Michele Di Salvo. Si raccolgono firme e si aprono comitati elettorali nonostante parte del gruppo stia tentando di fermare la competizione già fissata per il 14 dicembre.

 

Intanto si lavora alle alleanza. Gioacchino Alfano dialoga sia con il Pd che con Caldoro. La scelta non è per niente scontata. Sull’Ncd, che si fonderà con l’Udc ,pesa il giudizio di Berlusconi che non vorrebbe nessun patto con coloro che definisce traditori. Caldoro per adesso si tiene saldo sulle sue posizioni e sull’attuale coalizione. Nulla è scontato e la partita è tutta aperta.

 

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