A seguito della decisione del TAR Campania di scegliere la strada interpretativa che ha consentito di non ammettere l’esamina del ricorso da noi presentato, riteniamo che sia corretto informare la cittadinanza che NON ABBIAMO PERSO IL RICORSO SUI FATTI, ma semplicemente sulla data del deposito del ricorso stesso.
Apprendiamo dai mezzi di comunicazione che le notizie diffuse non illustrano onestamente l’esito della sentenza. Infatti il TAR non si è pronunciato sulla validità della presentazione delle diverse liste per le quali abbiamo denunciato irregolarità, come non si è pronunciato sui verbali non compilati e non firmati, oppure sulla strana sparizione dei presidenti di seggio tempestivamente sostituiti con altri nominati senza il rispetto delle procedure previste, ed altre gravi e documentate irregolarità.
Avremmo gradito perderlo per davvero il ricorso, avremmo preferito svegliarci da un incubo in cui siamo convinti che la volontà popolare non sia rispettata, come denunciano le carte con evidenze incontrovertibili.
Avremmo preferito davvero che il dubbio di tanti cittadini fosse dimostrato essere infondato, invece abbiamo appreso che il giudice ha applicato una norma che gli ha consentito di non leggere le prove da noi prodotte poiché, secondo la sua interpretazione, avremmo consegnato il nostro ricorso con alcuni giorni di ritardo. A riprova del fatto che il giudice non ha espresso un giudizio di merito, egli ha compensato le spese legali, il che è un chiaro segnale, per chi è esperto di giurisprudenza, di una posizione non a favore di nessuna delle parti.
Accettiamo la scelta del Tribunale, riservandoci la facoltà di avvalerci di ulteriori gradi di giudizio. Ma per onestà nei confronti dei cittadini, non accettiamo che essi vengano male informati su come si siano svolti i fatti. Occorre, infatti, che sia chiaro a tutti che il tribunale non si è pronunciato sul fatto che le denunce da noi presentate non fossero fondate, o peggio, che fossero il prodotto di un “azzeccagarbugli” così come dichiarato, dopo aver tirato un temporaneo sospiro di sollievo, dal Sindaco Poziello, usando termini e considerazioni di cui prendiamo atto senza voler scendere ad un livello simile.
Il ricorso è talmente fondato che il TAR ha pronunciato una sentenza molto singolare che salva l’Amministrazione Comunale ma non entra nel merito delle questioni sollevate per le quali, ricordiamo, gli avvocati del Sindaco non hanno potuto eccepire alcunchè. La particolarità della sentenza è provata dal fatto stesso che oggi essa è pubblicata sulle riviste nazionali di natura giuridica.

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp
Banner tv77 Finearticolo