Sì al termovalorizzatore: il ministro Galletti smentisce il governatore De Luca: “Gli uffici del Ministero – ha spiegato  – hanno individuato una serie di ipotesi tecniche per lo smaltimento delle ecoballe, attualmente oggetto di un confronto con gli uffici dell’Unione europea”.

 

TRE IPOTESI. LA PRIMA: prevede la “realizzazione di un impianto di termovalorizzazione dedicato nel Comune di Giugliano. Tale soluzione richiede 3 anni per la costruzione dell’impianto e circa 14 anni, cioè entro il 2033, per il completo smaltimento delle eco balle e sconta le perplessita’ della popolazione residente”.

 

 

LA SECONDA:  Smaltimento presso impianti di termovalorizzazione esistenti in Italia e all’estero, con un costo di circa 800 milioni di euro e una durata di circa 10 anni”.

 

 

LA TERZA:  E’ possibile ipotizzare un approccio diversificato in rapporto alla dimensione dei siti. Per quello piu’ grande, Taverna del Re-Villa Literno, si prevede la messa in sicurezza permanente dei rifiuti così come già avviene in altri paesi d’Europa. Il sito di stoccaggio sarebbe trasformato in una discarica a norma con impermeabilizzazione della falda, captazione del biogas prodotto e copertura delle ecoballe con strutture definitive e destinato sia per scopi sociali che per la produzione di energie rinnovabili. Contestualmente, dovrebbe avviarsi la termovalorizzazione come da normativa dettata dall’articolo 35 dello Sblocca Italia. Questa soluzione integrata avrebbe un costo di circa 280 milioni di euro e un tempo di realizzazione di circa 3 anni.

 

 

DE LUCA: Insomma tre opportunità che cozzano  invece con quelle di De Luca che da tempo dichiara che non c’è bisogno di un termovalorizzatore. Non solo. Il governatore avrebbe dichiarato di avere una soluzione che avrebbe reso noto tra dieci giorni. Il countdown è scattato già da qualche giorno.

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