La fascia costiera soffre da molti anni di degrado e abbandono da parte delle istituzioni. Alla crescita della densità demografica non è stata mai affiancato uno sviluppo dei servizi pubblici, nonostante le promesse dei politici che arrivano puntuali ad ogni elezione amministrativa. E così, mentre chi dovrebbe provvedere ai bisogni di tutti i cittadini guarda solo agli interessi di pochi, la fascia costiera muore. Eppure stiamo parlando di una zona ad alto valore naturalistico e storico, un patrimonio di cui, però, i cittadini non possono godere a pieno: il mare che costeggia l’intera zona è accessibile prevalentemente dalle strutture balneari private; l’incuria in cui versano la spiaggia libera, sommersa continuamente da rifiuti (anche tossici), e la Tomba di Scipione, sono esempi significativi di come l’amministrazione comunale, in passato come oggi, abbia scelto la politica dell’indifferenza e del disimpegno. Non è un caso se ormai non si vedono più turisti a Licola: siamo in un territorio che sta morendo, dopo decenni di politica e malaffare che lo hanno devastato.

 

Un’ adeguata tutela, protezione e valorizzazione della fascia costiera, che arricchisca la città di bellezza e risorseeconomiche, significa opportunità di creare posti di lavoro per centinaia di persone: lavoratori ai depuratori per garantirne il corretto funzionamento, lavoratori ai lidi balneari (non solo i soliti pochi eletti!), lavoratori nel settore alberghiero e della ristorazione, per la pulizia stradale e la custodia, e tanto altro ancora. Tutto questo è possibile e necessario per quei cittadini che vivono in questo territorio, che finora hanno soltanto subito ma che possono e devono essere i protagonisti della rinascita!

 

Non lasceremo spazio, quindi, a chi punta il dito contro chi scappa da fame e guerre in cerca di una vita migliore, nel ripugnante tentativo di voler accusare gli immigrati di ogni tipo di problema del nostro territorio. Dovremmo essere consapevoli che la morte di Seyenne, 16 anni, in viaggio dall’Eritrea, investita da un auto a Giugliano, riguarda tutti noi. Non dimentichiamo, poi, gli episodi di violenza negli ultimi mesi ai danni degli immigrati che alloggiano nelle strutture sparse nel territorio giuglianese, che da strutture ricettive si sono reinventate in centri di accoglienza, spesso non avendone i requisiti, causando danni prima agli immigrati e poi alla popolazione locale. Tutto questo offre significativi spunti di riflessione su quanto la propaganda razzista di media e politici sia pericolosa e possa provocare conseguenze drammatiche.

 

E’ importante, quindi, non restare a guardare e indirizzare la nostra rabbia verso chi ha le vere responsabilità del degrado in cui viviamo. L’amministrazione comunale ha il dovere di soddisfare le esigenze dei cittadini della Fascia Costiera e di offrire i servizi pubblici di cui necessitano.

L’evento è stato organizzato da: Movimento Lavoratori e Disoccupati di Giugliano, CARC Qualiano, l’ECO della Fascia Costiera, Laboratorio Politico Kamo, Accademia Kronos.

Il 23 ottobre si esibiranno:

MC MARIOTTO

NA FIRM
DEJAVU
RABBIA
ERMAC
MASATO
RF MC’S
STEPH
TRIPOET
POSSEDO CREW
J-WOLF
SOFFICINO & O’ REPPAT

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