Marano. Nicola De Rosa, 70 anni e un fisico asciutto, sposato, due figli: abita a Napoli, ma a pochi passi dalla sua casa è già territorio di Marano. E’ un maranese autoctono ed è un profondo conoscitore della sua città. Tra i suoi amici (tantissimi) c’è chi affettuosamente  lo chiama “l’uomo ovunque”, nel senso positivo del termine. Non si perde un evento che riguardi il sociale o la cultura: da quando è andato in pensione (era infermiere all’ospedale Elena D’Aosta), poi, non ha mai saltato una seduta del Consiglio comunale maranese, da spettatore ovviamente. E’ un fan sfegatato del sindaco De Magistris.

Nel periodo in cui c’è stata la rivolta contro la discarica di Chiaiano, era sempre in prima fila a lottare. Ma De Rosa è anche considerato una sorta di storico della città: conosce a menadito eventi e aneddoti del passato e, spesso, li divulga attraverso la sua pagina facebook. Cultore di Storia Patria, fornisce, a chi glieli chiede, tutti i ragguagli possibili e immaginabili sui personaggi di spessore che sono nati o vissuti a Marano. La sue riflessioni hanno quasi sempre per titolo un proverbio. Ecco una delle tante apparse sul suo profilo Facebook, intitolata  ” mo’ vulite fa fa’, mo vulite fa fa’…” dove non risparmia critiche sia ai componenti della maggioranza che a quelli dell’opposizione.

Eppure in questo periodo – scrive De Rosa – di cose ne sono successe, e come:
Referendum contro trivellipoli, affaire munnezza a’ gogò, mancata emissione ruoli, ecc.ecc.
Ma vi fosse stato uno, dico uno , a parte la Beneduce che avesse manifestato in proposito, prendendo magari le parti del primo cittadino , tutti rigorosamente zitti, e muti.
E quelli dell’altro lato?
A parte qualche timido distinguo, e gli articoli del rompiballe nessun commento.
Il fiorentino viene a Napoli per la seconda volta: tutti zitti.
Non ho mai voluto occuparmi di politica attiva, perché per farla avrei trascurato anche la famiglia, chissà coloro che si gloriano di sentirsi politici che ne pensano, e perché la fanno.
Però sarebbe utile ricordare che presto, o tardi si andrà a rivotare e la gente …..
Non dimentica!”

I giovani avrebbero sicuramente tanto da apprendere da un individuo come De Rosa che, tra l’altro, maneggia anche bene la zappa per coltivare il suo orto.

Di Mimmo Rosiello

 

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