Continua la maledizione di Gomorra. Dopo boss e pusher, un altro interprete, il quinto, della famosa pellicola di Matteo Garrone del 2008, è finito in manette. Si tratta di Roberto Russo, colui che, nel film, si occupava di sparare al petto dei ragazzi coperti di giubbotti antiproiettile per testarne la forza e il coraggio.

I carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia Stella lo hanno sorpreso insieme a Giuseppe Molfetta, 36enne di Melito, e Raffaele Della Rotonda, 47enne di Scampia, anche loro arrestati, in una piazza di spaccio nella zona delle «case dei puffi». Si erano organizzati dividendosi i compiti, tra chi si occupava di accogliere i clienti e chi cedeva la droga.

Come riporta Il Mattino, i carabinieri lo hanno sorpreso durante un servizio di appostamento mentre era impegnato in una fase dello spaccio. Molfetta si occupava materialmente dello spaccio, consegnando la droga ai clienti; Russo, che faceva da vedetta, controllava la strada, pronto a lanciare l’allarme nel caso si fossero avvicinate le forze dell’ordine.

Secondo gli investigatori i tre sarebbero vicini al clan della «Vanella Grassi», l’organizzazione criminale a cui sarebbe legata la piazza di spaccio smantellata. Anche il personaggio che Russo aveva interpretato al cinema era coinvolto nel narcotraffico, sotto la gestione di un clan: era l’uomo del «battesimo del fuoco» delle nuove leve ansiose di entrare a far parte della malavita, quello che, in uno scantinato e pistola alla mano, chiedeva ai ragazzini se avessero paura e alla risposta negativa sparava sulla loro imbottitura che faceva da giubbotto antiproiettile.

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