Giugliano. E ‘diventato un caso nazionale il caso del richiedente asilo nigeriano arrestato dai carabinieri della compagnia di Giugliano con l’accusa di sequestro di persona e violenza sessuale nei confronti di un’operatrice di un centro d’accoglienza di Licola Mare. Matteo Salvini ha infatti parlato di “castrazione chimica” attraverso un post su Facebook. Poi è arrivata la replica di Roberto Saviano.

“Secondo l’ISTAT (dati difusi nel 2015) – afferma lo scrittore – sono 652mila le donne che hanno subito stupri e 746mila le vittime di tentati stupri. Che facciamo Matteo Salvini, castriamo un totale di 1 milione 398mila stupratori? E gli italiani che sono tra questi dopo averli castrati dove li mandiamo? Qual è in questo caso la cura? La prigione per lei, Matteo Salvini, è sufficiente? E i processi li facciamo o pratichiamo direttamente la castrazione chimica? Dobbiamo tornare alla legge del taglione, eh, Matteo Salvini? È questo che prevedere la campagna di odio razziale che porta avanti da sempre insieme al suo partito?”

“Lo sa, Matteo Salvini – aggiunge Saviano – che le donne maggiormente esposte a violenza fisica e stupri, nel nostro Paese, sono le donne straniere? E lo sa che sono in larghissima parte vittime di violentatori italiani? Ma come osa seminare odio in un momento storico tanto difficile? Oggi più che mai mantenere tranquillità e sedare l’odio razziale è un dovere. Lei è un irresponsabile e io la disprezzo.”

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