Giugliano. Operatori di Polizia Municipale “colpevoli” di esercitare i diritti che la Legge prevede e per questo puniti o addirittura esclusi relativamente alla ripartizione dei premi di produttività. Accade a Giugliano, dove sono appena una sessantina di poliziotti locali a fronteggiare una realtà tra le più estese e complesse dell’area metropolitana di Napoli. Il criterio adottato per la ripartizione dei i fondi del salario accessorio relativo all’anno 2015 pare essere stato quello di tagliare  coloro che hanno usufruito “una tantum” dei permessi di congedo parentale, assistenza disabili o malattia anche grave   fino all’esclusione totale per chi è stata assente in quanto “colpevole” di aver fatto un figlio.

Ma qua non si tratta di una questione economica, tuona Daniele Minichini, segretario nazionale della LIPOL – Libera Polizia Locale – non siamo qui  ad elemosinare qualche centinaio di euro, ma a sostenere il  principio secondo cui è inaccettabile punire e quindi valutare negativamente chi si deve assentare dal lavoro per problemi familiari a prescindere dal rendimento sul posto di lavoro, ovvero usufruire dei permessi previsti dalle leggi e dai contratti collettivi. Qui non siamo in presenza di nessun abuso, se cosi fosse invito il dirigente ad effettuare tutte le indagini del caso per prendere i relativi provvedimenti, ma solo di neogenitori che si barcamenano tra mille difficoltà per conciliare orari di lavoro, turni e vita familiare. Quanto alle neo mamme invece di escluderle completamente dal fondo sarebbe bastato un riconoscimento minimo anche di qualche decina di euro per lanciare il messaggio che il Comune di Giugliano sostiene la maternità e tutela la donna lavoratrice.

Mi auguro – conclude Minichini- che l’amministrazione e il Dirigente del settore rivedano al più presto tali criteri e che accanto alle giustificazioni dei freddi numeri dei capitolati  e delle determine legate alle presenze effettive trovino spazio anche considerazioni di carattere umano che guardino alla persona nel suo complesso oltre al  semplice dipendente;  continuando ad operare in questo modo  l’unico risultato che si otterrà  sarà quello  di demotivare ulteriormente il personale già duramente messo alla prova da un contesto nel quale  i contratti sono bloccati da sei anni, dalla normativa ambigua della polizia locale che pretende mansioni da veri e propria Polizia ma con le tutele e gli strumenti di semplici impiegati comunali  e dai   i rischi propri del mestiere a causa della escalation di aggressioni a danno dei pubblici ufficiali e della difficile realtà territoriale del nostro territorio. In mancanza di ciò la LIPOL non esclude di adottare tutti gli strumenti propri del sindacato nelle sedi opportune per tutelare la dignità e i diritti dei lavoratori e le lavoratrici.

comunicato stampa

continua a leggere su Teleclubitalia.it
resta sempre aggiornato con il nostro canale WhatsApp