Giugliano. Prende il via oggi la “Tammorra dei briganti” a Giugliano. La tre giorni dedicata alla musica popolare, ai prodotti tipici del Sud e alla cultura duosiciliana inizierà questo pomeriggio con un convegno con i massimi esperti della cultura meridionalista come Angelo Forgione e Gennaro De Crescenzo. Per scongiurare qualsiasi superstizione, l’incontro inizierà alle 17:17 nella sala convegni del primo circolo didattico. Al termine ci sarà un particolare buffet con piatti tipici dell’epoca dei Borbone preparati dallo chef de Il Connubio Armando Amoruso.

Giugliano dunque da oggi a domenica sarà la capitale del Regno delle due Sicilie grazie alla manifestazione giunta alla sua quinta edizione. Musicisti, cuochi, storici e attori faranno rivivere le atmosfere magnifiche del mondo duosiciliano. Tantissimi gli artisti che si esibiranno nelle tre piazze cittadine (piazza Annunziata, piazza Matteotti e piazza Gramsci) e altrettanto numerosi saranno gli stand enogastronomici che arricchiranno il centro storico di Giugliano. Saranno infatti proposte degustazioni di prodotti tipici del Mezzogiorno: fave e capicollo giuglianese,baccalà rigorosamente fritto, provolone impiccato irpino e cannoli siciliani. Un mix di sapori, suoni e cultura che sarà come un vero e proprio salto nel passato.

Oggi i primi ad esibirsi saranno Brigan, Brigantincanto, Tammurriata giuglianese e Assurd. Sabato invece in piazza Annunziata si potrà godere dello spettacolo di Massimo Ferrante e I Musicanti del Vento mentre in piazza Matteotti ci saranno I Picarielli e i ViaNova. E proprio la serata di sabato sarà seguita in diretta dalle telecamere di Teleclubitalia Canale 77. Domenica invece gran finale con i Musikè, Popolo Vascio, Luna Janara e I Vico.

“In questi tre giorni a Giugliano ci sarà tutto quello che di buono esprime il Sud. Siamo lieti di sostenere le associazioni che promuovono l’immagine della nostra città” ha dichiarato il sindaco Antonio Poziello.

“Proseguiamo nella rivalutazione storica di un periodo troppo spesso massacrato dalle versioni ufficiali: il Regno delle due Sicilie è stato un mondo ricco di storia e di tradizioni troppo spesso dimenticate” ha detto l’organizzatore della kermesse Domenico Ciccarelli.

 

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