Sangue a Giugliano. Agguato di camorra in via San Vito. Vittime due persone a piedi. Si tratta di Aniello Di Biase, il figlio del boss Michele, detto Paparella, e di Silvano Ciccarelli, classe ’91, probabilmente un suo sodale. De Biase è ricoverato all’ospedale San Giuliano di Giugliano.

La dinamica. I due sono stati avvicinati dai killer mentre camminavano lungo via San Vito, nei pressi della caffetteria “Bella Vita”. Quando è partita la sparatoria, uno dei due si è riparato dietro una vettura ma sarebbe stato ugualmente colpito a sangue. L’altro bersaglio sarebbe stato colpito mentre tentava di fuggire. Le vittime, rimaste ferite in diverse parti del corpo, sono state poi raggiunte dai sanitari del 118 e trasportate d’urgenza al pronto soccorso. Non sarebbero in pericolo di vita.

La matrice camorristica. Secondo una prima ipotesi investigativa, l’episodio rientra nell’ambito della faida interna al clan Mallardo. La zona infatti è già stata teatro di raid ai danni di esponenti dell’ala sciossionista del clan. Lo stesso Aniello Di Biase era stato vittima di un fallito agguato nell’ottobre del 2015. In quella circostanza il figlio del boss riuscì a salvarsi riparandosi dietro al portone di un’abitazione in via Montessori.

Le indagini. Sul posto i Carabinieri della Compagnia di Giugliano guidati dal capitano Antonio De Lise. I militari dell’Arma si sono immediatamente precipitati sul posto per ricostruire la dinamica di quello che assume i connotati di un agguato camorristico. Ci sarebbe stato anche un inseguimento tra carabinieri e commando di fuoco. Sul posto sono stati rinvenuti 8 bossoli d’arma da fuoco e il caricatore di una pistola. La strada è stata interdetta al traffico.

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