Il Tar del Lazio ha deciso di mandare avanti l’iter di discussione per il ricorso contro lo scioglimento per camorra del Comune di Giugliano. Per arrivare a sentenza ci vorranno però due mesi. Nel frattempo si andrà in camera di consiglio e si discuterà sul da farsi. Questo è quando accaduto ieri durante l’udienza a Roma. Pare che l’omicidio di Cesare Basile inoltre sia giunto fino ai giudici, che di certo non si sono lasciati influenzare dall’accaduto, ma la grossa risonanza mediatica della vicenda non avrà lasciato indifferenti i magistrati.Questo almeno quello che trapela dalle prime indiscrezioni.

 

Ad ogni modo soltanto tra due mesi se non di più si saprà se il Tar accoglierà la richiesta degli avvocati e del gruppo di cittadini che ha inoltrato il ricorso o meno. Se lo accogliesse non tornerebbe il consiglio comunale, già sciolto per le dimissioni del sindaco Pianese, ai tempi intenzionato a candidarsi al Senato, ma un nuovo commissario prefettizio. Se non lo accolgono resterebbe l’attuale triade fino a novembre scadenza naturale del loro mandato. Il punto adesso è: si voterà o meno dopo il termine del commissariamento, ovvero tra pochi mesi? Si attenderà la primavera e si voterà insieme alle regionali? Tutto è incerto e Giugliano vive sospesa.

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