Ritorna l’incubo della banda delle spranghe. Dopo il nuovo raid al bar Domizio in via domitiana è psicosi in città. Il periodo di terrore che la gang seminò nei giorni precedenti le festività natalizie difficilmente sarà dimenticato da commercianti e cittadini. Ogni sera un colpo, tabaccherie, ottiche, supermercati, bar. Nessuno fu risparmiato. Il più efferato fu quello ai danni di un tabaccaio, colpito al volto e al torace da una chiave inglese. Dopo qualche settimana le forze dell’ordine riuscirono a risalire a tre ragazzi ritenuti autori di alcuni colpi.

Stavolta hanno agito ancora una volta in tre, sempre a volto coperto e armati ancora di spranghe di ferro. La tecnica sembra infatti essere la stessa. E soprattutto gli “attrezzi del mestiere”. Sempre in possesso di pali di ferro. Strumenti che come si vede dalle immagini di video sorveglianza avevano anche i malviventi che si sono introdotti all’istituto Minzoni per derubare computer. I balordi agiscono spesso anche indossando guanti per non lasciare impronte e rischiare di essere scoperti, fattore che potrebbe far presumere che i tre potrebbero già essere presenti nella banca dati delle forze dell’ordine.

Non si esclude che la banda di rapinatori possa risiedere in altre città e spostarsi a Giugliano solo per commettere i reati. La vastità del territorio e la difficoltà di tenerlo interamente sotto controllo è un fattore che probabilmente i criminali tengono in considerazione nella scelta delle loro vittime.

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