Le segnalazioni si erano moltiplicate da tempo. Al parco Marica di via Verdi, a Giugliano, si spaccia. E’ questa la voce che riportavano tanti testimoni e residenti della zona. Finalmente i carabinieri dopo vari appostamenti sono intervenuti nel parco. Il blitz è scattato nella tarda serata di ieri.

I sospetti degli investigatori si sono rivelati fondati. A finire in manette per detenzione ai fini di spaccio Granata Alfredo, pregiudicato giuglianese di 54 anni. I militari hanno fatto irruzione a casa sua e a seguito della perquisizione domiciliare hanno trovato 3 grammi di cocaina, 7 di marijuana, e 16 di hashish: il tutto divisi in dosi pronte per lo spaccio oltre a materiale per confezionamento e taglio.

C’è ora da chiedersi come sia possibile che a Giugliano sia stata “autorizzata” la crezione di una piccola piazza di spaccio in zona. E soprattutto da chi. Il clan Mallardo, egemone nell’hinterland giuglianese, ha di fatto sempre impedito ogni qualsivoglia forma di vendita di stupefacenti sul territorio. E’ cambiata la “politica” criminale? I colonnelli della cosca sapevano dell’attività di spaccio in via Verdi?

Può darsi che il caso del parco Marica sia isolato, date le scarne quantità di droga rinvenute per adesso dai militari dell’Arma nel blitz di ieri sera, ma il dubbio resta: una delle scintille della faida interna al clan deriva, tra l’altro, proprio dal business degli stupefacenti. Da un lato la vecchia guardia – quella del Selcione – che ha sempre imposto il suo niet allo spaccio in città; dall’altro la costola scissionista di via Montessori, nelle Palazzine Ina Casa, che invece vuole investire nel traffico di droga.

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