I Carabinieri dell’Aliquota Operativa di Giugliano in Campania hanno dato esecuzione a un decreto di sequestro beni finalizzato alla confisca emesso ai sensi della Legge antimafia dalla Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Napoli.

Il sequestro è stato eseguito a carico di Gennaro Trambarulo, un 57enne di Giugliano in Campania già noto alle forze dell’ordine e ritenuto figura di spicco di direttorio del cosiddetto gruppo misto  formato dai “Licciardi – Bidognetti -Mallardo” per controllare gli affari illeciti tra Giugliano e i comuni limitrofi, in particolare sul litorale domitio.

Riguarda un appartamento di 100 mq a Giugliano e 14 monolocali da 45 mq. l’uno a Varcaturo, in via Ripuaria, nonché 2 conti correnti e quote di un fondo comune d’investimento, per un valore complessivo stimato in un milione di euro. Sequestrato anche uno yacht ormeggiato a Pozzuoli. Sigilli si aggirano quindi intorno al milione e mezzo di euro. I Carabinieri hanno scoperto che il patrimonio immobiliare e in titoli, sebbene intestato a terze persone, era nella disponibilità del 57enne.

Trambarulo, ritenuto il capo della ‘triade’ mafiosa casertana e napoletana, venne arrestato nel 2013. “Trambarulo – spiegò il Procuratore aggiunto di Napoli Federico Cafiero de Raho – gestiva le attività illecite per conto del clan Licciardi non solo sul litorale Domitio, ma anche nelle zone di influenza del clan Licciardi di cui era elemento di vertice”. Secondo gli inquirenti, gli altri vertici erano Francesco Diana (Casalesi) e Pellegrino (clan Mallardo). Duro colpo dunque oggi, da parte dei carabinieri della Compagnia di Giugliano diretti dal capitano Antonio De Lise, ad un esponente di spicco dell’Alleanza di Secondigliano.

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