Restano in carcere Aniello Di Biase, Vincenzo Micillo e Domenico Smarrazzo. Il gip ha confermato la richiesta di fermo emessa dall’autorità giudiziaria. Le accuse contro il gruppo delle palazzine è di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.

 

I tre esponenti del gruppo pappardella furono fermati qualche giorno fa dai carabinieri della Compagnia di Giugliano (LEGGI QUI). I militari li condussero in caserma prima di accompagnarli in carcere. Sul loro capo pende la testimonianza di un commerciante coraggio che ha denunciato il tentativo di estorsione perpetrato ai suoi danni. Pesante la richiesta per il racket di ferragosto, ben 5mila euro. Dopo il negoziante anche un altro imprenditore ha denunciato. Nel suo caso l’estorsione è andata in porto perché l’uomo ha pagato, salvo poi denunciare i sui taglieggiatori.

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