Matteo Garofalo, presidente dei Briganti Napoli, ha parlato in esclusiva ai microfoni di TeleclubItalia durante la puntata di Club Napoli All News: “San Paolo? A questo punto attendiamo tutti questa manifestazione di interesse per lo stadio. Briganti? La nostra passione viene dal fatto che siamo resistiti 15 anni e sappiamo che lo sport, che non sia il calcio, a Napoli ha difficoltà. Noi siamo lungimiranti, cerchiamo di migliorarci sempre. Stadio? C’era un suolo tra Chiaiano e Piscinola delle dimensioni quasi esatte di un campo regolamentare, poi purtroppo è stato tutto bloccato. Lì sarebbe potuta venire anche la nazionale italiana ma è bloccato da un progetto per il canile quindi abbiamo fatto un passo indietro. La problematica è che questo progetto è attivo dal 2004 e non ci sono passi in avanti. Football Americano? Quello che manca al football è un discorso di comunicazione, cosa nella quale la federazione sta investendo molto. Gli spazi sono sempre minori. Il problema di visibilità sulle testate giornalistiche. In alcune città ci sono squadre solide e pluriennali. Ifl? In Italia ci sono 80 squadre. 11 in prima divisione, 26 in seconda e una 40ina in terza divisione, sparse in tutto il territorio. L’obiettivo di questa stagione sarebbero i playoff ma è veramente difficile quindi se riuscissimo ad evitare i playout in questa prima stagione saremmo felici lo stesso. Razzismo? Nel calcio e nel football sono due concetti assolutamente diversi. Nel football c’è tutto in modo più goliardico. Briganti? Quest’anno il significato è ancora maggiore nel nostro nome. Noi ci siamo chiamati così per il film sul brigantaggio e quest’anno saremo l’unica squadra del Sud, Roma sarà la città più vicina poi andremo lontano. Difenderemo i nostri colori”.

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