Questa volta non sono i problemi infrastrutturali o i furti a rendere difficile la vita dei commercianti frutta, ma è il mercato globale a mettere in ginocchio gli agricoltori e i commissionari. La frutta non si vende, c’è crisi e questo  è l’alimento al quale più facilmente si riesce a rinunciare.

 

Particolare che sta mettendo in crisi uno dei pochi comparti rimasti in piedi a Giugliano. A spezzare il mercato è anche l’importazione dall’estero soprattutto dalla Spagna. Le strutture del nord sono piene di frutta proveniente da altre nazioni, particolare che ha bloccato la vendita dei prodotti nostrani.

 

C’è da dire però che a causa del clima ci sono circa 10 giorni di ritardo sulle consegne soprattutto per la specialità della zona, le pesche, di varia misura e qualità. I prezzi tra l’altro non sono altissimi, si parla di 0,60 cent di euro o 0,70 centesimi al chilo, ma comunque non aiuta.

 

I commercianti sperano che questo periodo passi e che non si arrivi al crollo dell’anno scorso. Per adesso le vendite sono dimezzate del 50% ma si attendono le prossime settimane per comprendere il reale danno apportato da questa nuova crisi.

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