CRO Napoli caserma dei Carabinieri Pstrengo arresto di Umberto Accurso (newfotosud Alessandro Garofalo)

Ergastolo ad Umberto Accurso per il duplice omicidio dei fratelli Matuozzo. Arriva la sentenza in primo grado per il giovane boss della Vanella Grassi di Secondigliano. Accolte le richieste dei pm dell’Antimafia.

I due omicidi – arrivati per una epurazione interna – al centro delle accuse furono commessi il 29 agosto 2013 ma a distanza di alcune ore. La prima vittima come riporta Il Mattino – fu Carlo Matuozzo, un referente della Vanella Grassi per il traffico di droga ucciso, secondo inquirenti e collaboratori di giustizia, per volere del suo stesso clan: fu attirato in una trappola e ammazzato brutalmente, perché la pistola si inceppò, fu finito a mani nude e il cadavere trafitto poi da alcune coltellate. Poche ore dopo la stessa macabra sorte toccò al fratello Antonio Matuozzo, che venne assassinato per evitare che si pentisse per vendetta facendo i nomi dei killer.

Il giovane boss Umberto Accurso, 25enne, si trova in carcere da oltre un anno dopo la fine della sua latitanza con la cattura a Qualiano. Avrebbe ordinato, durante la fuga, anche l’assalto a colpi di kalashnikov contro la caserma dei carabinieri di Secondigliano. Il raid sarebbe giunto dopo la decisione del tribunale per i minori, su richiesta della Dda, di allontanare i suoi due figli bambini (che oggi hanno quattro e due anni) da Secondigliano e dalla loro casa, vietando alla madre di avere contatti con loro se non avesse accettato il programma di protezione.

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