Dopo le tante discussioni sui roghi e sulla terra dei fuochi i comitati hanno paura che la vicenda inceneritore di Giugliano passi in sordina.

L’appello. Così gli attivisti di “Fiume in piena”, che hanno organizzato il grande corteo dello scorso 16 novembre, hanno deciso di lanciare una campagna fotografica e social per il ritiro del bando per l’inceneritore di Giugliano. Hanno chiesto di scattare foto con in mano un cartello per fermare l’impianto previsto a Ponte Riccio.

“Abbiamo paura che il tanto clamore sulla terra dei fuochi sia solo un’altra arma di distrazione di massa per far passare il grande affare del bruciatore. Nel decreto si è parlato di tutto tranne che del bando per l’impianto previsto a Giugliano” ci hanno fatto sapere alcuni attivisti.

La posizione delle istituzioni. Il bando infatti nonostante gli appelli e le proteste va avanti spedito e dopo l’apertura delle buste avvenuta a metà ottobre per fine dicembre dovrebbe essere ad una svolta. Il ministro Orlando al nostro tg ha parlato di varie ipotesi sul campo mentre Caldoro si è detto disponibile a valutare alternative ma nei fatti nessuno ha mai messo in dubbio il progetto varato dalla Regione nel 2011.

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