Finita in tragedia. Non ce l’ha fatta Nicolina Pacini, la 15enne di Ischitella, in provincia di Foggia, colpita al volto da uno sparo d’arma da fuoco esploso da Antonio Di Paola, l’operaio 37enne ritrovato ieri suicida nelle campagne di Callone. La 15enne è morta all’alba, poco prima delle 7. La ragazza sarebbe stata stroncata dall’ennesimo arresto cardiaco.

Ieri Nicolina, vittima di un agguato mentre andava a scuola, in via Zuppetta, era stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico per rimuovere il proiettile dalla testa. Un’operazione rischiosa, che non è riuscita a salvare la ragazzina. Le sue condizioni sono apparse disperate sin dal momento in cui è arrivata in ospedale.

Ad accendere la miccia della violenza la relazione tra Di Paola e la mamma di Nicolina, Donatella Rago: una storia era finita da tempo, ma lui continuava a perseguitarla. Forse non accettava che loro relazione fosse giunta al capolinea. A nulla è servita la denuncia della donna alle autorità. Di Paola ha meditato la sua vendetta: prima ha ucciso la figlia dell’ex, che era scesa da alle 7:30 di casa per prendere l’autobus e raggiungere la scuola che frequenta a Vico del Gargano, paesino vicino, poi si è tolto la vita con un colpo di pistola alla testa.

La notizia della morte di Nicolina Pacini ha fatto rapidamente il giro della rete e della città dove la giovane viveva. Incredulità e stupore tra amici e parenti. “Hai lottato con  tutta te stessa, ma non ce l’hai fatta”, scrive Stefania. “Io che entravo nel tuo profilo per ricevere qualche notizia buona. E adesso? I tuoi commenti e il tuo volto sempre sorridente mi mancheranno un sacco”, commenta invece Elisabetta. “Sarai l’angelo blu che ci protegge da lassù”, il post di Felice. In tanti, ieri, anche attraverso i social network, pregavano perché la 15enne si salvasse. Così non è stato.

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