Festa della Donna o festa dell’illegalità? I venditori ambulanti sono ovunque anche questo 8 marzo. E’ un assalto di fiorai improvvisati che cercano di trarre il massimo dal business delle mimose, spesso trafugate da terreni. Percorrendo la circumvallazione esterna si incontrano abusivi quasi ogni 50 metri: bancarelle realizzate alla meglio, chi propone la merce “lanciandosi” verso gli automobilisti incolonnati nel traffico oppure chi espone la merce dal cofano dell’auto.

La situazione non cambia spostandosi anche nei centri cittadini dei vari comuni dell’area giuglianese ed in generale dell’hinterland a nord di Napoli. Difficile pensare ad eventuali licenze o autorizzazioni per tutte queste bancarelle. Controlli? Praticamente zero. L’attività procede senza problemi ed i vigili urbani non muovono un dito. Insomma, a quanto pare trionfa il “lasciamoli campare”.

La vendita abusiva però, oltre ad un discorso di decoro urbano e semplice rispetto delle regole, danneggia sicuramente i fiorai che invece pagano tasse, affitti, fornitori e tutto quello che serve per mantenere un’attività commerciale in regola e provare ad andare avanti rispettando la legalità.

“Anche quest’anno – denunciano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali del Sole che Ride Stefano Buono e Marco Gaudini – la festa della donna è anche l’ ennesima occasione per la criminalità per fare grandi affari illeciti. Infatti da stamattina sono vendute abusivamente ad ogni angolo di strada di Napoli e provincia e di tutta la Regione decine di migliaia di mimose spesso strappate senza alcun criterio ai loro alberi. Si calcola che ogni 8 marzo la camorra incassa grazie alla festa della donna in tutta la Campania oltre 1 milione di euro. Ci meravigliamo che le forze dell’ ordine non abbiano represso con durezza il fenomeno che tra l’ altro danneggia gravemente il commercio legale dei fiorai e dei rivenditori autorizzati. A chi vuole regalare una mimosa per la festa della donna chiediamo di non acquistarla dagli abusivi. Oltre agli scioperi ingiustificabili purtroppo questa festa è diventata un’occasione per la camorra per fare affari in modo indisturbato”.

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