Ancora indagini sui falsi braccianti agricoli. Questa volta sotto la lente della guardia di finanza ci finiscono ben 360 finti lavoratori. Le indagini la procura di Napoli Nord insieme alle fiamme gialle. I falsi agricoltori, tutti dell’agrogiuglianese, sono stati tutti indagati per una presunta truffa ai danni dell’INPS.  Secondo le indagini dei finanzieri pare che gli agricoltori abbiano percepito illecitamente gli assegni di disoccupazione e i sussidi per chi lavora la terra.

 

Le indagini sono tuttora aperte e si attende la conclusione. E’ probabile infatti che molti non siano fasulli e che realmente abbiano lavorato nei terreni della zona per poi ricevere la lettera di licenziamento per fine stagione o per altre motivazioni. L’intera  operazione fa parte dei controlli annuali che l’Inps effettua nei confronti di chi percepisce questo tipo di sussidi. I controlli infatti, spesso e volentieri, hanno evidenziato delle discrepanze e non è raro aver scovato falsi braccianti e truffe.

 

Il sistema è stato spiegato più volte dal pentito Giuliano Pirozzi. La truffa funziona così: ci si fa assumere per un periodo, poi ci si licenzia o si rescinde il contratto e i finti lavoratori percepiscono indennità di disoccupazione o altro. In realtà però non hanno mai lavorato, mai raccolto frutta e i terreni spesso non esistono nemmeno. Una delle ultime indagini risale a qualche mese fa. Decine e decine di braccianti fasulli furono scoperti e obbligati a restituire il denaro illegalmente percepito

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