Napoli. Scontro tra il clan De Micco di Ponticelli ed un nuovo gruppo operante tra Volla, Pomigliano e Casalnuovo. Questo lo scenario investigativo che sembra emergere dopo l’agguato avvenuto ieri in via Cupa Molisso ed in cui sono rimasti feriti il boss Luigi De Micco, 40enne, ed il suo guardaspalle Antonio Autore. Entrambi non sarebbero in pericolo di vita. Un’area da sempre molto “calda” quella a est di Napoli, dove un tempo era egemone il clan Sarno e poi successivamente i D’amico ed appunto i De Micco, i cosiddetti “Bodo”.

Un altro episodio che, secondo gli inquirenti, potrebbe rientrare nel nuovo scontro è quello avvenuto ad inizio del mese di novembre proprio a Volla dove furono esplosi alcuni colpi d’arma da fuoco indirizzati verso una persona poi riuscita a fuggire a bordo di una vettura. Alcuni proiettili si conficcarono poi anche nelle finestre di alcune abitazioni della zona, per fortuna senza drammatiche conseguenze.

Non solo. Ci sarebbe un collegamento anche con la sparatoria avvenuta a Giugliano. All’ospedale San Giuliano lo scorso 4 novembre arrivò un uomo colpito da un proiettile: il 47enne di Melito Massimo Russo con pregiudizi penali. La vittima raccontò alla polizia di essere stato colpito durante una rapina in via Arco Sant’Antonio mentre si trovava in un’auto dopo essere uscito dall’asse mediano a Casacelle. La versione, però, non ha mai trovato riscontri e continua a non convincere.

Secondo gli investigatori, l’uomo sarebbe però vicino alla mala di Volla, gruppo che sarebbe capeggiato da un ex ras dei Sarno. Come riporta Cronache di Napoli, sarebbe caduto in una trappola dei De Micco, una riunione in  cui si sarebbe dovuto discutere di piazze di spaccio e delle divergenze scoppiate nei giorni precedenti.

Gli inquirenti ora sono dunque al lavoro per chiarire queste dinamiche ed accertare i possibili collegamenti tra questi episodi.

 

 

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