Napoli. Non solo Spagna. La camorra napoletana è riuscita ad infitrarsi anche in altri paesi Europei. In Germania, ad esempio, dove hanno diversi interessi anche gli esponenti della cosca casertana dei Casalesi, presenti secondo gli 007 pure nella Repubblica di San Marino. La nazione più ricca d’Europa viene usata per il reimpiego ed il riciclo dei capitali illeciti. E’ quanto emerge dall’ultimo aggiornamento della Direzione Investigativa Antimafia. Distribuzione di abbigliamento contraffatto di marchi soprattutto Made in Italy, messa in circolazione di monete false e traffico di veicoli rubati. Sarebbero questi i principali affari della criminalità organizzata campana nella paese guidato da Angela Merkel.

Secondo alcune attività investigative – come riporta Il Roma – fin dagli anni ’80 è stata accertata la disposnibilità di riferimenti stabili sul territorio, in particolare in alcune regioni come Assia, Renania Settentrionale – Vestfalia, Baden – Wurttemberge Baviera dei clan Licciardi, Moccia, Cava e Ascione. Sempre secondo la Dia, i proventi delle attività illecite sarebbero stati investiti in albergi, ristoranti e resort.

Per il contrabbando di sigarette ed il traficco di droga restano poi importanti basi logistiche i paesi del Nord Africa, come Tunisia e Marocco. In prima linea, poi, resta la Spagna dove gli Amato-Pagano di Melito (chiamati, appunto, gli “spagnoli”) mantengono la capacità di amministrare il business degli stupefacenti. I cosiddetti Scissionisti gestirebbero ancora immensi carichi di droga, soprattutto cannabis e cocacina, da smistare in diversi paesi europei.

Nella panisola iberica, inoltre, avrebbero interessi anche i Mazzarella, i Sibillo, i maranesi Polverino-Nuvoletta ed gli ex Giuliano che sfrutterebbero anche l’Olanda.

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