Non solo tangenti da pagare: commercianti e imprenditori erano costretti a consegnare gratis ai clan anche la merce che vendevano, il materiale che utilizzavano per i lavori edili o, in qualche caso, perfino delle scarpe.

Si aggiungono particolari all’indagine che ha portato all’esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tredici persone, quattro ritenute affiliate al clan “Ascione – Papale” e nove appartenenti ai “Birra – Iacomino” documentando una serie di episodi estorsivi consumati in danno delle attività presenti sul territorio di Ercolano, in provincia di Napoli.

Tra gli episodi, la consegna gratuita di materiale idraulico e per l’edilizia, due paia di scarpe a mo’ di “regalo per i carcerati”, un televisore ed un telefono cellulare. Persino un orologio costoso. Per chi rifiutava erano previste minacce e maniere forti, con due bombe carta, inesplose solo per caso, o colpi di pistola sparati a scopo intimidatorio.

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