Giugliano. Non solo Boscotrecase, Pompei o Ercolano. Qualora il Vesuvio dovesse svegliarsi dal suo lungo letargo e lanciare i primi allarmanti borbottii, anche la zona nord della Provincia di Napoli correrebbe i suoi rischi. E’ la cosidetta zona gialla. Un’area di rischio che comprende 63 comuni delle province di Napoli e Salerno e diversi quartieri del Comune di Napoli, nei quali – in caso di eruzione  – l’intero territorio, o una parte di esso, sarebbe esposto a una consistente ricaduta di materiale piroclastico. Tra questi comuni figurano anche Giugliano, Marano, Pozzuoli, Quarto, Bacoli e Monte Di Procida.

“Al momento quasi tutti i 25 comuni ricadenti nella zona rossa hanno presentato il proprio piano di evacuazione – ha dichiarato ieri il governatore De Luca nell’ambito della conferenza stampa -. Entro la fine di ottobre il piano generale sarà completato”. All’appello mancherebbero cinque comuni, tra cui anche la città di Napoli.

Per i comuni della zona gialla, invece, sarà necessaria l’adozione di specifiche misure di salvaguardia per la popolazione, con strategie operative attuabili al momento dell’emergenza, visto che l’area effettivamente interessata dalla ricaduta di materiale piroclastico durante l’eruzione con valori di carico elevati non è individuabile preventivamente, ma solo a evento in corso.

Se i piani di emergenza cambiano a seconda della zona rossa o gialla, ciò che non cambia è la soluzione prevista per le centinaia di migliaia di residenti delle aree a rischio: l’evacuazione. In caso di allarme, che scatta al raggiungimento del terzo livello di guardia, entrano in azione Regione e Protezione Civile. La popolazione viene raccolta prima in “aree di attesa” dai singoli comuni. Dalle zone del primo raduno, la popolazione viene poi trasferita, a carico della Regione, presso le “aree di incontro”. E lì interverranno i soccorsi delle regioni ospitanti. Ogni comune a rischio, infatti, risulta gemellato con una regione d’Italia.

I giuglianesi della fascia costiera verranno accolti, in caso di allerta pre-eruzione, nelle province di Trento-Bolzano. I maranesi in Liguria. I quartesi in Toscana. I puteolani, invece, verranno accolti in Lombardia mentre gli abitanti di Monte di Procida in Abbruzzo-Molise. Ecco di seguito tutti i gemellaggi e le aree ricadenti nella zona gialla.

  • Giugliano – Trento-Bolzano
  • Marano – Liguria
  • Quarto – Toscana
  • Pozzuoli – Lombardia
  • Pianura – Puglia
  • Bacoli – Umbria – Marche
  • Monte di Procida – Abbruzzo – Molise
  • Bagnoli  – Basilicata – Calabria
  • Fuorigrotta – Lazio
  • Posillipo – Sardegna
  • Chiaia – Sicilia
  • Vomero – Piemonte – Val D’Aosta
  • Arenella – Veneto
  • Chiaiano  – Friuli Venezia Giulia
  • Soccavo – Emilia Romagna
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