NAPOLI. Tensioni nella città di Napoli al voto. Tra intimidazioni all’esterno dei seggi e l’ombra della comparevendita di voti, la polizia è intervenuta già più volte. “Già dalla prima mattinata un gruppo di circa 5 loschi figuri (di cui due molto corpulenti e tatuati), hanno presidiato l’incrocio poco distante dal seggio di piazzetta Salazar scuola Istituto d’arte “Palizzi”, mentre pagavano gruppi di elettori “tipici” . Qualche anziano è stato sentito mentre diceva: “bbuon, vint’euro!”. È dovuta intervenire la polizia che ha individuato i soggetti.” A raccontare l’episodio è Francesco Borrelli, consigliere regionale dei Verdi

“Alle ore 11 circa i tre poliziotti avanti alla scuola, che avevano già visto la scena, – continua Borrelli – allertati da un gruppo di cittadini attivi, intervengono anche con le volanti per identificarli e invitarli ad allontanarsi. Alle ore 12 la scena continua un po’ più su: S. R. giovane donna, sorpresa dal Presidente della Sezione elettorale 358 nel plesso scolastico di Vico Acitillo – Vomero – scuola media Belvedere – per aver scattato una fotografia alla scheda votata. Il Presidente ha sentito il “click”. Ha fermato la donna ed ha fatto intervenire gli agenti di PS addetti alla sicurezza del plesso. Dopo un po’ e’ intervenuta anche una volante del 113.”

Altri episodi sono stati segnalati invece dagli attivisti dell’ex Opg occupato “Je so pazzo”, impegnati in un’iniziativa di “controllo popolare” del voto. A piazza Cavour sarebbero arrivate minacce di morte alla rappresentante di lista dei 5 Stelle che aveva “osato” denunciare il capannello che stava passando bigliettini e strumentalizzando pensionati portandoli fin dentro la cabina: “Con tutto che sei femmina t’accirimm”. Anche in questo caso è intervenuta la polizia.

A Soccavo – sempre come raccontano gli attivisti dell’ex Opg – sarebbero stati minacciati invece rappresentanti di lista di de Magistris da un candidato alla municipalità spalleggiato da una ventina di persone. Capannelli di persone che accompagnano la gente, quasi costringendola, nella cabina ed altre intimidazioni vengono segnalate poi in altri punti della città come Secondigliano (una dona avrebbe detto  “ora avviso pure a mia cugina che una cosa di soldi fa sempre bbuon”), Sanità, Vomero, via dei Tribunali e Pianura.

 

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