Melito. Dopo la sfiducia dello scorso febbraio, ideata e realizzata da chi ha sempre sostenuto di essere fondatore del Pd in città, ci siamo messi immediatamente al lavoro per comporre una coalizione in grado di potersi presentare alle elezioni dell’11 giugno 2017 e proseguire il progetto politico-amministrativo bruscamente interrotto con la fine anticipata della consiliatura. Nonostante i nostri sforzi non è stato possibile dar vita ad una coalizione alternativa a quelle che si stavano già configurando sul territorio e così abbiamo guardato di buon occhio alle forze civiche che avevano già scelto di condividere il progetto di Antonio Amente.

Con Amente, già nell’orbita centrosinistra con la candidatura nella lista Campania in Rete a sostegno del governatore Pd Vincenzo De Luca, ci siamo immediatamente confrontati sul programma e sulle azioni da mettere in pratica per restituire dignità e vivibilità al nostro territorio troppo spesso bistrattato. Le forze politiche civiche hanno manifestato interesse dinanzi alle nostre idee e così giorno dopo giorno è cresciuta sempre più la consapevolezza nel nostro gruppo di optare per l’appoggio ad Antonio Amente.

Abbiamo fatto presente ciò agli organi provinciali e regionali del partito, ma dal partito nazionale è arrivato un inspiegabile e secco ‘no’, che sa tanto di scelta personale e molto poco di politico. A questo punto, visto il ‘no’ da Roma per la presentazione del simbolo a Melito, siamo stati costretti a dar vita ad una lista civica a sostegno del candidato sindaco Antonio Amente, andando così, con grande rammarico, in contrasto con il segretario provinciale Venanzio Carpentieri.

Il coordinamento del circolo Partito Democratico Melito di Napoli

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