Il Volturno è in allarme. Il principale fiume del Mezzogiorno d’Italia che sfocia proprio a Castel Volturno è invaso da un pesce voracissimo che mette a rischio le specie autoctone del bacino fluviale che nasce in Molise.

 

Questa specie di pesce, il pesce siluro, è in cima alla catena alimentare e da anni si dibatte sulla sua presenza negli ambienti zoologici e della pesca sportiva perché è diventato il predatore per antonomasia delle nostre acque dato che non solo è il più forte dei pesci di fiume, ma la sua fame è implacabile, quindi mangia davvero tutto ciò che gli si pari sul cammino e questo tipo di pesce è in continua espansione demografica.

 

Si legge da wikipedia che l’aspetto di questo grosso pesce è singolare. I piccoli esemplari sono spesso confusi con il Pesce gatto, al quale il siluro somiglia. Gli occhi sono piccoli, il corpo cilindrico, ma si assottiglia e si comprime sempre di più verso la coda, prendendo da queste caratteristiche morfologiche la denominazione di pesce siluro. La grande bocca è provvista di tre paia di barbigli, un paio sulla mascella e 2 sulla mandibola, che aiutano il pesce nella ricerca di cibo. La pinna caudale è a delta, corta e tozza, le pettorali sottili, così come la dorsale e le ventrali. La pinna anale invece è molto lunga. I siluri di solito raggiungono i 1,3-1,6 metri e raramente superano i 2 metri. Si ritiene che possano raggiungere i 4 metri di lunghezza.

La questione preoccupa anche la Provincia di Caserta che ha emanato la seguente direttiva: “A seguito di segnalazione della presenza di avannotti di Pesce Siluro (Silurus Glanis) nel fiume Voltumo, nel tratto compreso tra Amorosi, Castel Campagnano e Ruviano (fraz. Alvignanello), si invitano i sigg. pescatori, in caso di cattura di questa specie, di qualsiasi taglia, a non rimettere in acqua tali esemplari, così come disposto dall’art. 18 della L. R. n. 17/2013, al fine di salvaguardare le altre specie autoctone, facile preda del Pesce Siluro. Si prega di dare massima diffusione del presente avviso, al fine di sensibilizzare tutti i pescatori, con invito a segnalare ed inviare materiale fotografico di eventuali catture della predetta specie all’indirizzo mail [email protected]”.

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