Gli agenti della Polizia, insieme agli uomini dei Vigili del Fuoco e dell’Esercito, oggi hanno passato al setaccio il fondo della cava dismessa dove domenica scorsa sono stati trovati i cadaveri dei coniugi Luigi Simeone e Immacolata Assisi.

I poliziotti stanno ricercando attivamente l’arma del delitto, le chiavi dell’autovettura delle vittime e la borsa della donna. Ricerche che si presentano particolarmente difficoltose.

Oggi gli esperti, coordinati dal dirigente del commissariato di Giugliano, Pasquale Trocino, hanno utilizzato un metal detector.

Tutto è stato reso però più difficile dalla presenza sul fondo dell’invaso di materiale ferroso coperto dall’acqua.

L’arma del delitto non è stata ancora trovata. La coppia, secondo la ricostruzione della polizia, è stata uccisa in auto.

Successivamente i due cadaveri sono stati abbandonati sulla scarpata dell’invaso.

Intanto, si attende nelle prossime ore la celebrazione dell’udienza di convalida di Antonio Riano, il 27enne fioraio incensurato di Pianura. Il giovane (assistito dall’avvocato Alfonso Quarto) è stato sottoposto a fermo su disposizione della Procura della Repubblica di Napoli Nord.

Il movente, secondo gli investigatori coordinati dal procuratore Francesco Greco, sarebbe la compravendita dell’appartamento della coppia, originaria di Napoli che però da anni si era trasferita a Melito.

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