Dramma familiare sfiorato questa notte a Giugliano grazie al pronto intervento della polizia. Gli agenti della squadra Voltante del locale commissariato, diretto dal primo dirigente Pasquale Trocino, hanno infatti arrestato Gennaro Caputo, 40enne, già con precedenti per violazione delle leggi sugli stupefacenti. Il tutto è successo questa notte alle 3 in via Marinone dopo che era giunta al 113 la segnalazione di un uomo armato da un balcone. Sul posto si sono precipitate due Volanti e i quattro agenti hanno visto la persona che impugnava un oggetto metallico argentato e che poi, alla vista dei polizotti, rientrava in casa.

I quattro poliziotti dopo aver bussato per diversi minuti alla porta dell’abitazione dell’uomo sono riusciti ad entrare. Caputo era visibilmente nervoso e gli agenti gli hanno chiesto di consegnare l’arma, ma lo stesso diceva che non aveva nulla. I poliziotti hanno così effettuato una perquisizione nell’abitazione scoprendo la pistola all’interno di un cesto portabiancheria: si tratta di pistola Beretta calibro 9 corto con colpo in canna e senza sicura, e con la matricola abrasa.

L’uomo è stato immediatamente arrestato e portato in Commissariato, per poi essere trasferito in carcere. In casa con lui c’era la moglie e le due figlie, e la stessa ha raccontato che l’uomo da tempo l’aggrediva. La donna, per la disperazione, voleva separarsi e il fratello di lei stava andando a casa del cognato per discutere con lo stesso. “Se non arrivavate in tempo avrei ammazzato mio cognato” ha detto Caputo ai poliziotti durante l’interrogatorio. Il pronto intervento degli agenti, che hanno rischiato anche di essere colpiti, ha evitato l’ennesimo dramma familiare. Per il 40enne è scattata l’accusa di detenzione illegale di arma e di minacce.

(fonte: Il Mattino)

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