Dopo Giugliano anche i lidi di Castelvolturno, a confine con il comune più grande dell’are a nord di Napoli, sono stati sequestrati. Lo rivela il Mattino. Illegalità talmente diffuse che le forze dell’ordine hanno messo tutto sotto chiave. Il blitz è dalla capitaneria di porto di CastelVolturno, coordinata da quella di Pozzuoli, su delega della procura di Santa Maria Capua Vetere.

 

Le operazioni sarebbero ancora in corso. Il sindacato dei balneari ha però diramato un comunicato con il quale si spiegano i motivi del sequestro. Pare che la causa fossero le attrezzature rembovibili non rimosse. Sarebbero ancora lì e gazebo, servizi igienici e numerose altre opere sulla sabbia. Per evitare che siano rubate però i gestori tengono i cancelli sbarrati proibendo di fatto l’accesso alle spiagge se non attraverso il loro lido. Eppure, proprio i gestori dei lidi accusati dalla Procura di illegalità, polemizzano con l’operazione. «Si è trattato di un atto – ha spiegato Vincenzo di Santo, presidente provinciale del Sib – che non tiene conto dell’approvazione del collegato alla finanziaria regionale, che prevede il mantenimento delle opere nelle more dell’approvazione del piano di utilizzo demaniale

 

Mentre il coordinatore delle operazioni, il capitano della capitaneria di porto di Pozzuoli,Gianfranco Galletta, dice: “Perché la nostra – ha detto il capitano – non è una persecuzione nei confronti dei gestori dei lidi. Il nostro compito è quello di far rispettare le leggi. E in un periodo in cui non c’è attività lavorativa, come capita in estate, chi ritiene di aver subito un torto, avrà tutto il tempo necessario per dimostrarlo e difendersi”.

 

Peccato che la stessa logica non sia stata applicata a Giugliano quando i lidi furono sequestrati in piena estate distruggendo tutta l’economia del territorio.

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