Due giorni di manifestazioni pubbliche a Casal di Principe per ricordare don Giuseppe Diana, il sacerdote ucciso dalla camorra il 19 marzo del 1994 alle 7.20 mattino del  giorno del suo onomastico. Don Peppe è assassinato nella sacrestia della chiesa di San Nicola di Bari a Casal di Principe, mentre si accinge a celebrare la santa messa. Un camorrista lo affronta con una pistola, i cinque proiettili vanno tutti a segno: due alla testa, uno al volto, uno alla mano e uno al collo. L’amato sacerdote muore all’istante.

Il suo impegno civile e religioso contro la camorra ha lasciato un profondo segno nella società campana che di contro non l’ha mai dimenticato. Le sue non erano prediche generiche o esortazioni ad oc per ogni cerimonia, ma ragionamenti che avevano nomi e cognomi, erano denunce etiche e politiche. Ha speso il suo tempo e la sua vita alla ricerca della giustizia.

“Ogni singolo momento porta in sé il bisogno di ricordare il passato e costruire comunità sane e solidali libere dalla camorra”, spiega Valerio Taglione coordinatore del Comitato don Peppe Diana, promotore delle iniziative insieme al coordinamento provinciale dell’associazione Libera, alla Diocesi di Aversa, al Comune di Casal di Principe e all’Agesci.

Tanti gli eventi previsti: sabato 18 marzo a Casa don Diana, in via Urano 18, saranno protagonisti gli studenti. La chiusura della prima parte della giornata sarà affidata alla compagnia del Teatro Totò. Il pomeriggio, invece, le piazze di Casal di Principe saranno colorate da centinaia di scout.

Domenica 19 marzo, l’appuntamento è alle 9 presso il cimitero di Casal di Principe, per deporre fiori dinanzi alla tomba di don Diana e delle altre  vittime innocenti della camorra che riposano nello stesso cimitero. Alle ore 10.30 presso la parrocchia San Nicola di Bari sarà celebrata la Santa messa.

Tele Club Italia seguirà in diretta la celebrazione della messa di domenica.

DON

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