Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, durante la conferenza stampa congiunta con l'allenatore Rafael Benitez, Castelvolturno (Napoli), 28 Maggio 2015. ANSA/ CESARE ABBATE

Napoli. “Dall’81 esiste una legge, la 91, che non è mai stata aggiornata, io la abolirei. Noi siamo ostaggio negli stadi, non possiamo fare nulla, non si possono avere rapporti coi tifosi, per esempio. Sono contento di questa audizione che credo debba dare corso ad un seguito di rapporti con le rappresentanze del mondo calcistico per poterlo rifondare: con l’arrivo di Lotti pensavo ci fosse una rifondazione del calcio: bisognerebbe fare tabula rasa, questo è invece il Paese dei compromessi, dei non si può fare”.

Lo ha detto il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, alla Commissione parlamentare antimafia. “Io non ho mai conosciuto Genny ‘a carogna”, ha tagliato corto DeLaurentiis. La presidente della commissione antimafia Rosy Bindi – come riporta Il Mattino – ha chiesto al numero uno del club partenopeo una ricostruzione di quanto accaduto allo stadio Olimpico nel maggio 2014, prima della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina. “Allo stadio trapelava la notizia della morte di Esposito e la curva del Napoli era in subbuglio – ha ricordato De Laurentiis -. C’era grande agitazione, i tifosi volevano fare invasione di campo. Ero in tribuna e a un certo punto sono andato dall’allora prefetto Pecoraro per invitarlo a fare una comunicazione e dire che il ragazzo non era morto. A quel punto la questura di Roma accompagnò il nostro capitano Marek Hamsik sotto la curva per cercare di spiegare lo stato delle cose a questi signori”.

La Bindi ha annuito: “È stata saggia la scelta di interloquire con la tifoseria, non si poteva fare altrimenti, ma il problema che deve porsi è: se Genny la carogna è in grado di avere questa autorevolezza, la società, attraverso le sue figure, deve avere una garanzia di non aver a che fare con questi personaggi”.

 

Parlando di mercato, all’uscita dall’audizione, de Laurentiis ha fatto riferimento a Sarri: “ha un contratto per il quale deve restare con noi per altri tre anni” e anche per Reina “è ancora in piedi un contratto: che stiamo sempre a rinnovare?” Il patron del Napoli si è detto “molto contento dell’arrivo di Ounas”. Su Mario Rui ha glissato: “Adesso vediamo, siamo appena agli inizi. Tutto fatto? Vedremo?”.

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