Dalle analisi fatte dal commissariato alle bonifiche tramite l’Istituto Superiore di Sanità i prodotti Made in Giugliano risultano buoni. Ovvero non contaminati. La novità però emersa dal dibattito organizzato ai Maristi dall’associazione Smart Sud di Giuliano Morlando e’ una riunione svoltasi questa sera al Comune per interdire la coltivazione su tre terreni dell’area vasta: il primo in zona San Giuseppiello già sotto sequestro; uno a ridosso della zona Asi e l’ultimo alle spalle della Re.sit ad oggi coltivato a pesche. De Biase ha anche ricordato che è stata già da mesi emanata l’ordinanza per la chiusura dei pozzi della zona.

 

 

Non sono mancate alcune contestazioni di cittadini che hanno chiesto interventi più rapidi e pertinenti. Al tavolo dei relatori anche il magistrato Luca Musto che ha ripercorso la storia delle indagini ambientali portate avanti in questi anni, ricordando come: “solo dal 2006 sono state emanate norme per contrastare le eco mafie”. Pino Arlacchi eurodeputato ha invece smentito l’opinione diffusa che vede l’Europa chiedere l’inceneritore per Taverna del Re. L’onerevole Topo ha ribadito la necessità di procedere subito alla messa in sicurezza, varare subito un decreto legge per inasprire le pene. Per il capogruppo Pd alla regione si deve “parlare di pari passo di ambiente e agricoltura”.

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