I finanzieri del Comando Provinciale di Milano stanno procedendo in queste ore all’esecuzione di 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere e 7 ai domiciliaci, emessa dal GIP presso il Tribunale di Napoli, su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di Giovanni NUVOLETTA – figlio del defunto Lorenzo, storico capo dell’omonima famiglia camorristica di Marano di Napoli, e di altri 9 soggetti, indagati – a vario titolo – per associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione illegale di armi, traffico internazionale, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti, ricettazione, trasferimento fraudolento di valori e reimpiego di denaro di provenienza illecita.

 

Le indagini coordinate da questa Direzione Distrettuale e delegate al Nucleo di Polizia Tributaria di Milano, luogo dove NUVOLETTA Giovanni si era da ultimo trasferito ed aveva de-localizzato i suoi illeciti reinvestimenti, hanno consentito di ricostruire la storia criminale di Giovanni NUVOLETTA che, secondo quanto ritenuto nell’o.c.c., sul solco camorristico tracciato dal padre ha perseverato negli illeciti traffici di droga poi reinvestendo nell’economia legale gli illeciti proventi e trasformandosi in dinamico imprenditore nel settore della ristorazione lombarda.

 

Secondo quanto ritenuto dal GIP, Giovanni NUVOLETTA durante gli ultimi anni è riuscito, infatti, a trasferire gradualmente i propri interessi economici, unitamente al proprio nucleo familiare, nella provincia milanese, attribuendo ai familiari (figli e nipoti) le quote di una società di ristorazione nonché di produzione e commercio di prodotti caseari, in Pogliano Milanese (MI). Gli accertamenti bancari e patrimoniali, eseguiti in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.) della Guardia di Finanza, hanno evidenziato, tra l’altro, una notevole sproporzione tra redditi dichiarati e capitali investiti  nella fase di avviamento dell’azienda, giustificato dal reimpiego di denaro provento delle attività delittuose del traffico di sostanze stupefacenti consumate da NUVOLETTA Giovanni nel corso degli anni precedenti. Infatti, è stato possibile ricostruire, come Giovanni NUVOLETTA, fosse il reale proprietario di uno stabilimento nel comune di Castel Volturno (CE), struttura messa a disposizione di una fazione del clan camorristico dei “Casalesi” sia per occultare armi comuni e da guerra che per ospitare vari summit tra i sodali dell’organizzazione criminale. Nel medesimo periodo Giovanni NUVOLETTA era impegnato in prima persona e nel traffico di sostanze stupefacenti a favore, tra l’altro di gruppi composti da esponenti dei clan camorristici dei Casalesi (fazione Bidognetti) e dei MALLARDO di Giugliano e dei LICCIARDI del quartiere Secondigliano di Napoli. Di rilievo il segmento investigativo che ha illuminato la posizione degli intestatari fittizi ai quali il NUVOLETTA Giovanni ha intestato i beni annacquando la tracciabilità con trasferimenti e trasformazioni societarie camaleontiche anche grazie all’ausilio di professionisti che mai hanno segnalato come sospetta l’operazione finanziaria effettuata dal NUVOLETTA Giovanni.

Numerose sono le perquisizioni in corso tra le provincie di Milano e Caserta e si sta procedendo, inoltre, al sequestro preventivo, propedeutico alla confisca, ex art. 12 sexies della legge 356/92 di 39 unità immobiliari, 13 autoveicoli, 8 motoveicoli, 8 complessi aziendali tra cui spicca un’azienda zootecnica con una surpefice estesa per oltre 93 ettari su cui vengono allevate circa 500 bufale di latte, 8 società, numerosi rapporti finanziari, risultati nella disponibilità degli indagati.

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