È amara la lettera che un tifoso del Napoli, Armando, ha scritto e recapitato alla redazione de “Il Napolista”, noto portale napoletano di informazione. Nella serata di ieri, con la fidanzata, si era recato al San Paolo per assistere alla partita Napoli-Sampdoria; mai si sarebbe aspettato che una giornata di svago e sano tifo per la squadra del cuore potesse trasformarsi in un inferno.

Il tifoso nella sua missiva scrive tutto nei minimi particolari fino a giungere all’episodio per il quale lui e la sua ragazza sono stati aggrediti e malmenati: “Hamsik, il Capitano, si fa passare un pallone, lo lancia verso la Curva B, ma sbatte contro la ringhiera e cade giù nel settore dov’ero io e la mia fidanzata. Lei lo raccoglie, e come due bambini, contenti di aver ricevuto questo regalo, ci incamminiamo verso l’uscita.

E lì accade il putiferio. Un gruppo di “tifosi” – se si possono definire così – si avvicinano ed iniziano ad intimorirci con frasi non molto cordiali. Iniziamo ad accelerare il passo, ma ci raggiungono, ci circondano, ci affrontano e con un pugno sferrato alla mia ragazza sul muso, ed un paio di calci contro di me, ci sottraggono il nostro trofeo, la nostra vittoria, il pallone calciato dal capitano Hamsik“.

Le parole trasudano rabbia, ma la vera sconfitta, secondo il tifoso, è stato l’atteggiamento indifferente chi assisteva alla scena senza fare nulla, senza muovere un dito, quelli che lui definisce “quel tipo di napoletani che rovinano Napoli”.

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