Non solo i programmi tv e il web, ma anche la scienza lo conferma: la dieta mima digiuno funziona e potenzialmente aiuta a combattere l’invecchiamento e ad allungare l’età media di un essere umano. Ma come si fa? Qual è menu?

Gli effetti per la salute

Partiamo dalla definizione: si chiama dieta mima digiuno perché imita, appunto, un digiuno. E’ un regime alimentare a basse calorie, che non superano le 1100 al giorno che si adotta per pochi giorni al mese con una selezione del cibo molto accurata. Produce tantissimi effetti benefici, come nella cura del cancro e nella lotta all’invecchiamento della pelle, ma senza gli inconvenienti che porta il digiuno (ad esempio la perdita di massa muscolare).

In particolare, da uno studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine ed effettuato su 100 individui, è emerso che seguendo questa dieta si ottiene la riduzione di fattori di rischio per diabete, cancro e malattie cardiovascolari, inclusa la riduzione del grasso addominale (quello accumulato sulla pancia), della pressione sanguigna, del colesterolo, del fattore infiammatorio CRP, della molecola IGF-1 associata a cancro e invecchiamento.

Come si fa (menu)

Secondo i sostenitori della dieta mima digiuno, che è stata portata a conoscenza del grande pubblico anche grazie agli interessamenti de Le Iene (programma di Italia 1), considerando lo stato di salute generale del soggetto e la sua circonferenza addominale, si dovrebbe seguire una riduzione abbondante dei pasti di 5 giorni, una fase da ripetere ogni 3 o 6 mesi. Non si tratta di un vero e proprio digiuno, come indicherebbe il nome della dieta. Alcuni cibi vengono evitati e altri vengono introdotti. In generale la dieta divide i nutrienti in 14% di proteine, 43% di carboidrati, 46% di grassi, riducendo l’apporto calorico in una percentuale che varia dal 34% al 54%.
Come ha mostrato il servizio de Le Iene, non si può stabilire in maniera generale che cosa mangiare nella dieta mima digiuno. I singoli cibi vengono stabiliti dal medico, dopo una visita accurata e tenendo conto della salute del paziente. Non esiste dunque un menu generale da seguire. Si tratta di un regime alimentare molto personale, che intende far perdere peso e prevenire l’insorgenza di malattie gravi. Di solito viene consigliato il consumo di zuppe, di verdure, di liquidi privi di zuccheri, di frutta secca, di carboidrati semplici e di grassi naturali.
Cosa mangiare e cosa no
Anche se la dieta è personale, c’è sicuramente uno schema generale che può essere applicato a chiunque voglia cimentarsi in questa dieta. E’ possibile classificare gli alimenti ammessi e quelli sconsigliati.
  • Gli alimenti ammessi sono l’olio extravergine d’oliva, i cereali integrali, i legumi e gli ortaggi. Per gli snack, via libera al tè, alle barrette ai cereali e alla frutta, ma solo se secca.
  • Gli alimenti sconsigliati sono quelli di origine animale (tranne il pesce con poco mercurio) e lo zucchero (anche quello derivante dalla frutta).

Dieta mima digiuno: esempio 

  • Colazione
    Tè verde e una barretta ai cereali senza zucchero
  • Snack
    Una manciata di noci mescolate all’uvetta
  • Cena
    150 grammi di cereali integrali e 300 grammi di legumi cottiGiorno 2 – 5: esempio di menù
  • Colazione
    Nocciole, uvetta e tè verde
  • Snack
    Una barretta ai cereali senza zucchero
  • Cena
    100 grammi di pesce accompagnati da un’insalata condita con olio extravergine oppure verdure a piacere cotte al forno e servite con un piatto di fagioli stufati

La dieta mima digiuno non è indicata in gravidanza, in allattamento, per i bambini e i soggetti a rischio di anoressia nervosa. Prima di seguire diete fai-da-te, andate prima dal vostro medico personale. Avviare da soli una dieta mima digiuno può provocare effetti collaterali indesiderati.

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