Il nuovo maxi sequestro ai danni della famiglia Simeoli, titolari di un impero edile e ritenuti dagli investigatori affiliati al clan Polverino, arriva alla vigilia dell’atteso pronunciamento del tribunale del Riesame, che nei prossimi giorni sarà chiamato a decidere sull’eventuale scarcerazione o conferma della misura cautelare emessa nei confronti di Antonio, Benedetto e Luigi Simeoli, titolari e fondatori della Sime costruzioni e della Laura sas.

I tre sono in carcere dallo scorso 24 ottobre. Il Riesame sarà chiamato a pronunciarsi alla luce di un recente dispositivo della Corte di Cassazione, che ha rilevato non poche incongruenze negli atti che hanno portato all’arresto dei tre noti imprenditori. Le cinque società sequestrate oggi si aggiungono alle altre messe sotto chiave nei mesi scorsi, tra ottobre del 2013 e febbraio 2014, e a un numero impressionante di abitazioni e parchi ubicati nel comune di Marano.

Sono cinque le società coinvolte nell’operazione condotta dalla Guardia di finanza e dal nucleo investigativo dei carabinieri e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia. Si tratta della Immobiliare Sime spa, Line edilizia srl, Futura società cooperativa edilizia srl, Garden city cooperativa edilizia spa e Chiarolanza costruzioni di Ferdinando Chiarolanza. Società che, seppur intestate ad altri personaggi, erano di fatto gestite dai tre esponenti della famiglia Simeoli. Otto persone, infine, sono state iscritte nel registro degli indagati.

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