Era in provincia di Roma gran parte del tesoro dei prestanome del boss Feliciano Mallardo confiscato oggi. Immobili, beni aziendali, partecipazioni societarie, autoveicoli e disponibilità finanziarie, per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro, sono stati confiscati oggi dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma a Michele Palumbo, Angela Sequino, Francesco Biagio Russo, formalmente imprenditori ma, di fatto fiduciari e prestanome del capoclan.

Molti beni si trovano infatti nel comune di Mentana, provincia di Roma, ed altri centri sempre nell’hinterland romano. Insomma, una piccola “colonia” giuglianese. Principalmente società immobiliari con una vasta disponibilità di terreni e immobili. La confisca, disposta dal Tribunale di Roma – Sezione Specializzata per le Misure di Prevenzione, avviene a distanza di circa tre anni da una serie di sequestri eseguiti nei confronti dei citati proposti all’esito di laboriose indagini di polizia economico-finanziaria, avviate nel corso del 2013 dal Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e coordinate dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia.

L’operazione di oggi conferma ancora una volta dunque le ramificazioni della potente cosca giuglianese, con interessi economici che arrivavano fino alla Capitale. I beni confiscati sono un patrimonio aziendale e relativi beni di 6 società con sede nelle province di Roma e Napoli, di cui 2 operanti nel settore della costruzione di edifici, uno in quello della compravendita di immobili, 2 nel commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico; quote societarie di una società con sede nella provincia di Napoli, operante nel settore della locazione di immobili; 74 unità immobiliari (fabbricati, terreni e posti auto) site in Roma e nelle province di Roma, Napoli e Caserta; 15 autoveicoli; rapporti finanziari, per un valore complessivo di circa 20 milioni di euro.

BENI CONFISCATI:

A Michele Palumbo: Cosmo Immobiliare con sede a Roma; C.S. immobiliare con sede a Roma; Diversi terreni ubicati sempre in provincia di Roma (soprattutto nei comuni di Mentana, Monterotondo, ed a Castel Volturno nel Casertano; Immobili, posti auto ed altri alloggi ancora nel Romano e tra Giugliano, Villaricca e Mugnano; 3 auro Fiat 500 ed una Renault Clio. Diversi beni erano stati intestati ai figli.

Francesco Biagio Russo e la moglie Angela Sequino: società “Agi s.a.s” con sede in via Madonnelle a Giugliano; società “Gas Agi s.a.s.” con sede a Parete; società “Immobiliare Dominik” in via Prolungamento Santa Caterina da Siena a Giugliano; “Daniela Immobiliare” di Melito di Napoli. Poi ancora villini e terreni in provincia di Roma nei comuni di Guidonia Montecelio e Fonte Nuova. Poi diversi veicoli intestati sempre alle citate società. E ancora numerosi alloggi, terreni e magazzini tra le province di Napoli (anche ad Ischia) e Roma.

A Russo sono state confiscate anche 4 polizze assicurative ed altre auto.

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