Napoli. Clan Lo Russo al capolinea. Pentimenti ed arresti eccellenti hanno ormai annullato la storica cosca dell’area nord, i “Capitoni” di Miano sono caduti in rovina. Dopo la decisione di collaborare con la giustizia da parte dei fondatori del clan – Salvatore negli anni precedenti, Mario negli ultimi mesi e per ultimo Carlo Lo Russo (LEGGI) – si pente infatti – in quello che sembra un effetto domino – anche un altro storico affiliato e componente della famiglia.

Si tratta di Claudio Esposito, zio della moglie di Antonio Lo Russo (ex latitante catturato a Nizza). Esposito poche settimane fa è stato condannato a 16 anni di carcere per associazione camorristica, traffico internazionale di droga e contrabbando di petrolio e sigarette. Il pregiudicato ora potrebbere dare dunque un supporto fondamentale alle indagini.

A quanto pare Esposito era uno dei fedelissimi del boss Antonio (figlio di Salvatore) ed avrebbe protetto la sua latitanza ma soprattutto era in libertà quando i boss si trovavano in carcere e potrebbe avere dunque conoscenza diretta degli affari illeciti degli ultimi anni.

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