Pozzuoli. Sembra che stia per finire l’incubo di Carla Caiazzo, la 37enne puteolana bruciata viva dal marito per motivi di gelosia. Dopo due settimane trascorse a combattere tra la vita e la morte, la giovane vittima del raptus di follia del coniuge ha ripreso a respirare da sola. E’ stata dunque estubata e sottoposta ad alcuni interventi per la rimozione di brandelli di pelle narcotizzata. Inoltre ha ripreso conoscenza, sebbene pare non sia vigile perché sotto effetto di antidolorifici e sedativi. Un piccolo spiraglio di luce per Carla, il cui ricovero però durerà ancora molto.

A pochi metri da dove è ricoverata Carla, nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale, c’è Maria Pia, sua figlia. Anche le condizioni della piccola, salvata grazie alla tempestività dell’equipe medica del Cardarelli di Napoli, sono buone. Per lei, anche se è impossibile al momento tornare tra le braccia della madre, dovrebbe arrivare a breve l’affido ai nonni materni. Se così fosse, Maria Pia potrebbe dire addio all’ospedale ed essere accolta in una vera culla.

 

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