Lunga intervista del presidente dell’Autorità Anticorruzione, Raffaele Cantone, ai microfoni de Il Mattino sulla faida che sta coinvolgendo il Rione Sanità e tutta la città di Napoli: “Sulla recrudescenza della criminalità giovanile i nodi vengono al pettine. Napoli purtroppo ha una lunga tradizione, basti ricordare che il Tribunale dei minori è stato il primo in Italia a condannare un ragazzo per associazione mafiosa. La novità è che i giovanissimi stanno prendendo il sopravvento nella scala gerarchica. Fino ad ora, sono stati solo il serbatoio della manovalanza criminale” dice l’ex magistrato che poi accusa il sistema perché “Non sono stati messi in campo gli anticorpi. Intendo quelli sociali. Abbiamo lasciato dilagare, in alcune aree, l’evasione scolastica a livelli che non sono da città italiana. Qui nasce il serbatoio della camorra. Si è completamente abbandonata l’idea che il crimine si possa prevenire da un punto di vista culturale e sociale pensando che l’unica strategia possibile sia la repressione. Quando intervengono le forze di polizia e la magistratura siamo già in una fase avanzata, consolidata e compromessa. Si pensava che l’unico problema fosse Scampia ma ci sono tanti quartieri a rischio in Provincia”.

Cantone continua poi parlando della Questione Meridionale dicendo che “Il tema del Sud è vissuto come una questione talmente difficile da risolvere per cui meno vi ci si dedica tempo, meglio è”.

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