È arrivata la sentenza sull’operazione Doma, relativa a slot machine e videopoker controllati dalla cosca Russo dei Casalesi, e che portò per la prima volta all’arresto di Corrado Russo, fratello del boss Peppe ‘o padrino.

L’indagine portò nel settembre scorso a 43 arresti, ma solo 38 furono rimandati a giudizio. Il reato contestato era intestazione fittizia aggravata dalla finalità mafiosa.

Le indagini, durate 4 anni, hanno portato a galla gli affari dei Russo nella gestione del gioco d’azzardo delle province di Caserta e Napoli, attraverso l’utilizzo di prestanome. Inoltre la cosca, grazie ai suoi metodi mafiosi, era riuscita ad imporsi nella distribuzione del caffè, nella gestione di sale bingo, nella ristorazione presso centro commerciali, nel settore dei cavalli da corsa, e in quello delle tipografie.

17 condanne e 5 assoluzioni nella sentenza di ieri. Ecco i nomi:

CONDANNATI:

  • Francesco Carusone: 9 anni 4 mesi
  • Michele Ciervo: 10 anni e 8 mesi
  • Massimiliano Conte: 3 anni
  • Gaetano De Biase: 7 anni e 8 mesi
  • Salvatore Di Puorto: 6 anni
  • Andrea Discepolo: 3 anni
  • Corrado Discepolo: 8 anni
  • Maurizio Discepolo: 3 anni
  • Giovanni Gallo: 6 anni e 8 mesi
  • Carmine Iaiunese: 3 anni 8 mesi
  • Salvatore Mais: 2 anni 8 mesi
  • Francesco Mormile: 8 anni 8 mesi
  • Cesaro Pecovela: 8 anni
  • Domenico Puocci: 10 anni e 4 mesi
  • Benedetto Ricciardi: 8 anni 8 mesi
  • Corrado Russo, 11 anni
  • Fabio Scognamiglio: 7 anni e 4 mesi.

ASSOLTI:

  • Pasquale Aprea
  • Franco Bianco (prescrizione)
  • Maurizio Capasso
  • Nicola Gagliardi
  • Patrizia Stabile

 

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