Casa popolare lasciata da legittima assegnataria finisce in mano a 3 soggetti vicini al clan, che la vendono a 17mila euro. Tre soggetti del quartiere Pianura ritenuti appartenenti o contigui al clan camorristico dei “Pesce-Marfella” sono stati tratti in arresto per tentata estorsione aggravata da finalità mafiose.

I carabinieri della locale stazione hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di napoli traendo in arresto Francesco Ceci, 30enne, già noto alle forze dell’ordine, Vincenzo Birra, 53enne, già noto alle forze dell’ordine e Domenico Di Pietro, 30enne, incensurato.

I carabinieri hanno accertato che nel novembre 2016 i 3 erano riusciti a ottenere la disponibilità di un appartamento popolare nel quartiere, lasciato dalla legittima assegnataria che aveva deciso di trasferirsi altrove, in un posto più vivibile, e aveva riconsegnato le chiavi alle autorità preposte. Ebbene, lo scorso gennaio l’appartamento è stato “consegnato” dai 3 a un nucleo familiare che per entrarvi ha pagato a Francesco Ceci 17mila euro.

Il clan non si è però accontentato e le settimane successive sono state caratterizzate da continui tentativi di “alzare la posta”: avevano pagato troppo poco. Dovevano sborsare altri 8mila euro. Minacce, pedinamenti dei componenti il nucleo familiare, accerchiamenti con i motorini in mezzo alla strada, “bussate” incessanti e a tutte le ore al citofono, anche nel cuore della notte. Il capofamiglia ha consapevolizzato di essere finito in una spirale senza fine e si è rivolto ai carabinieri. Veloci indagini, coordinate dalla DDA di Napoli, ed emissione delle misure cautelari subito eseguite, con i 3 malfattori assicurati alla giustizia.

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