Frattamaggiore. Dura condanna per le tre persone fermate lo scorso novembre con l’accusa di tentata estorsione. Si tratta di Antonio Ederoclite, 60 anni, detto “Capabianca”, Giuseppe Barra, 31 anni, e Antonio Attanasio, di 49 anni, alias ‘O Napulitano. Tutti di Frattamaggiore.

Così come riporta Cronache di Napoli, il gip del Tribunale di Napoli, Anita Polito, ha emesso una sentenza di condanna al carcere per tutti e tre i soggetti. Al termine del rito abbreviato, Ederoclite, considerato il capobanda, rimedia 10 anni di reclusione. Quattro anni a testa, invece, per gli altri due, Barra e Attanasio.

I tre furono destinatari di un provvedimento di fermo scattato a novembre scorso nell’ambito di un’operazione condotta dalla Compagnia dei Carabinieri di Casoria. L’indagine era partita dalle denunce di due ditte che si erano ribellate alle richieste estorsive della banda. Secondo l’Antimafia, il gruppo criminale avrebbe agito con l’aggravante del metodo mafioso.

La prima richiesta di pizzo fu condotta dal 60enne e dal 31enne ai danni di una ditta incaricata di alcuni lavori all’interno di un plesso scolastico. La seconda, invece, da “Capabianca” e Attanasio ai danni di una società che stava realizzando alcuni appartamenti. Furono chiesti 100mila euro per 32 abitazioni. Le pressioni estorsive furono tali da provocare l’interruzione dei lavori in cantiere. I dipendenti e i titolari delle aziende si ribellarono chiedendo l’aiuto ai carabinieri.

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